“Ma benissimo non va, già non andava bene prima adesso con questo caro benzina i prezzi si fa fatica ad aumentarli e quindi bisogna stare schisci come si dice in Brianza” . Commenta così la situazione un autotrasportatore. Il prezzo del carburante è aumentato, gli autisti continuano a viaggiare ma tra qualche giorno la situazione potrebbe diventare insostenibile. In questo periodo infatti, le aziende pagano di più per le materie prime e anche per l’energia. Il comparto dei trasporti su gomma per adesso sta ammortizzando i rincari. Quando il costo della distribuzione delle merci però diventerà maggiore dei guadagni, i camionisti potrebbero decidere di fermarsi.
“Bè la situazione sta diventando insostenibile, non si può pagare 2,27 un litro di gasolio” sottolinea un altro autotrasportatore. In Lombardia secondo Giorgio Colato, coordinatore nazionale della Federazione autotrasportatori italiani la situazione è ancora sotto controllo. Ci sono pochi autisti e spiega Colato “i committenti sono ancora disposti a farsi carico dei maggiori costi della benzina”. E sulle agitazioni del settore dei trasporti previste per lunedì, Colato smentisce “Non c’è nessuno sciopero nessun fermo. Direi sono voci senza fondamento sicuramento c’è un malessere soprattutto per quelle aziende che non riescono a farsi pagare il maggior costo del trasporto del carburante. Ricordiamo che il carburante da dicembre a oggi è aumentato di 80 centesimi al litro“
Per il settore dei trasporti, un’altra data chiave potrebbe essere il 19 di marzo. In quel giorno sono attese le risposte del Governo sul caro carburante. “Chiediamo al Governo che ci sia il gasolio calmierato per 60 giorni”