Contagi e incidenza di nuovo in crescita in provincia di Como. Dopo settimane di calo di tutti i principali indicatori della pandemia, l’ultimo aggiornamento settimanale dell’Ats Insubria registra un’inversione di tendenza. Nessun allarme, secondo il direttore sanitario Giuseppe Catanosa, che già sette giorni fa però aveva ripetuto l’appello alla massima attenzione, ripetendo che “il virus circola e l’emergenza non è finita”.
Dal 4 marzo a oggi, nel territorio comasco dell’Ats Insubria sono stati registrati 2.040 positivi rispetto ai 1.677 del monitoraggio precedente. In aumento dal 12,3 al 13,6% il tasso di positività, mentre l’incidenza ogni 100mila abitanti è risalita da 286 a 348 nell’ultima settimana.
Giuseppe Catanoso, direttore sanitario dell’Ats Insubria, indica tra le cause i non vaccinati e la minore attenzione alle regole. Questi elementi favoriscono la circolazione del virus”, dice.
L’indice di trasmissibilità torna a toccare quota uno, ma è confortante la situazione degli ospedali, dove i ricoveri continuano a scendere.
Diminuiscono i nuovi casi tra i bambini e i ragazzi e anche nelle scuole la situazione resta sotto controllo. I dati dell’ultimo monitoraggio indicano un totale di 99 casi registrati a scuola, in particolare alle elementari, 37, e alle medie, 26. Sono al momento 11 le classi in sorveglianza o in quarantena per un totale di 182 alunni e operatori coinvolti. La maggior parte ha comunque la possibilità di seguire le lezioni in presenza con la mascherina Ffp2 e gli accorgimenti previsti dalle regole in vigore.