Nuovo accordo fiscale per i lavoratori frontalieri, l’Italia avvia il percorso per arrivare al via libera definitivo. Oggi è convocata un’audizione alla commissione Esteri del Senato delle organizzazioni sindacali e dell’associazione dei Comuni italiani di frontiera. L’obiettivo è attivare l’iter parlamentare della riforma fiscale, che potrebbe entrare in vigore il prossimo anno.
La Svizzera
Il parlamento svizzero ha dato il via libera la scorsa settimana all’accordo sull’imposizione fiscale ai lavoratori frontalieri. Nel dicembre scorso era arrivato il primo “sì”, del Consiglio degli Stati ed è arrivata poi l’approvazione del Consiglio nazionale.
La riforma non si applicherà a chi è già frontaliere. Con il nuovo accordo, la Svizzera tratterrà l’80% – rispetto al 60% attuale – dell’imposta alla fonte sul reddito dei frontalieri impiegati in territorio elvetico. I nuovi lavoratori che prendono servizio in Svizzera saranno tassati anche il Italia.
L’entrata in vigore
Il nuovo accordo entrerà in vigore il primo gennaio dell’anno successivo all’approvazione definitiva in Italia e in Svizzera. L’obiettivo è far scattare la riforma nel 2023.