Picchiato da un gruppo di ragazzini ai quali si era avvicinato perché stavano manomettendo le porte dell’autobus. Dura presa di posizione di Asf Autolinee e delle organizzazioni sindacali dopo l’ennesima aggressione a un autista in servizio su un bus di linea. “C’è grande preoccupazione, invitiamo le istituzioni ad attivarsi”, è la nota congiunta di azienda e sindacati.
L’aggressione
Il violento episodio, l’ultimo di una serie, nel pomeriggio di venerdì su un bus della linea 7 che stava viaggiando nella zona di viale Giulio Cesare. In base ai primi accertamenti, l’autista del mezzo avrebbe notato un gruppo di ragazzini, che, oltre a suonare ripetutamente il pulsante della chiamata, avrebbe provato a manomettere le porte dell’autobus. Il conducente è intervenuto ma è stato aggredito e colpito al volto, riportando una frattura per il pugno subito.
La presa di posizione
“Abbiamo avuto un incontro tra Asf Autolinee, organizzazioni sindacali e responsabile per la sicurezza – si legge in una nota – Abbiamo raggiunto delle intese per l’attuazione delle misure necessarie alla prevenzione e al contrasto del fenomeno delle aggressioni. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, con la direzione aziendale, esprimono preoccupazione per l’ennesima aggressione avvenuta nei confronti di un lavoratore di Asf. Invitiamo le Istituzioni ad attivarsi per individuare tutte le forme di intervento per garantire l’incolumità dei lavoratori e degli utenti del trasporto pubblico”.
La società
“E’ una presa di posizione importante. Prosegue un percorso avviato da tempo con i rappresentanti sindacali per prevenire e contrastare la piaga delle aggressioni, che mette a rischio il personale e gli utenti – dice Guido Martinelli, presidente di Asf Autolinee – Stiamo definendo ulteriori interventi e misure concrete. Verranno annunciate a breve. Dobbiamo aumentare il più possibile la sicurezza e fare in modo che non si ripetano aggressioni ed episodi di violenza”.