Lucio Dalla e i grandi successi nati nel Comasco. Oggi ricorrrono dieci anni dalla scomparsa dell’artista bolognese, uno tra gli interpreti più amati della musica italiana. Dalla era nato il 4 marzo del 1943 – come il titolo di uno dei suoi brani più noti – ed ci ha lasciato la mattina del 1° marzo del 2012 a Montreux, in Svizzera, dove la sera prima si era esibito in concerto.
Nella sua lunghissima attività anche un importante periodo comasco. Lucio Dalla registrò in fatti tre dei suoi più importanti album a Carimate, negli Stone Castle Studios. Studi di registrazione che nel tempo sono stati utilizzati anche. tra gli altri, da Fabrizio de Andrè, Paolo Conte, Edoardo Bennato, Alberto Fortis, Pooh, Roberto Vecchioni, Pfm e dai Decibel di Enrico Ruggeri.
La prima collaborazione di Lucio Dalla con la struttura di Carimate fu nel 1977 per l’album Come è profondo il mare. L’opera conteneva l’omonima canzone e un brano-cult come Disperato, erotico, stomp. Tra gli artisti che all’epoca collaborarono con Dalla per questa opera Ron.
Il secondo lavoro di matrice brianzola è stato nel 1979 per il 33 giri Lucio Dalla. Qui compaiono anche Francesco De Gregori, di nuovo Ron e, ai cori, il comasco Marco Ferradini. Uno tra gli album più belli della musica italiana con le varie L’anno che verrà, Anna e Marco, L’ultima luna e Cosa sarà. Dalla ricambiò peraltro il favore a Ferradini, suonando il sax nella parte finale del brano Schiavo senza catene, che dava il nome al Qdisc in cui era contenuta anche la famosa Teorema.
Di rilievo anche il terzo capitolo targato Carimate: Dalla, nel 1980, fu l’album più venduto di quell’anno con una serie di pezzi indimenticabili come Cara, Futura, Balla balla ballerino e La sera dei miracoli.