In fuga dall’Ucraina, Como si prepara all’accoglienza. La città si predispone ad ospitare i rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. La crisi umanitaria è già in atto e la provincia di Como (in quanto territorio di confine) è al lavoro per mettere in piedi la rete dell’accoglienza.
“Stiamo cercando di capire come e quando arriveranno gli ucraini in fuga dalla guerra” spiega il presidente della Caritas diocesana, Roberto Bernasconi. “Siamo in contatto con i servizi sociali e la prefettura, e quando la situazione sarà più chiara potremo prendere una posizione e mettere a disposizioni gli spazi” continua Bernasconi.
Fino ad oggi, si sono delineati due tipi di migrazione di persone in fuga dall’Ucraina. Quella dei cittadini che arrivano in Italia e vengono accolti dai famigliari e quella di persone (prevalentemente donne e bambini) in fuga dalle zone più a rischio e che nel nostro Paese non hanno contatti o riferimenti. Per quest’ultime soprattutto, spiega Bernasconi, serve capire la proporzione del fenomeno e quindi valutare se possano essere accolte nei centri di accoglienza straordinaria oppure presso le strutture della Caritas.
Anche il Comune di Como, sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Angela Corengia, è impegnato per risolvere nel minor tempo possibile tre questioni: soluzioni abitative, capacità di gestione e fondi. Intanto la Caritas di Como sta raccogliendo aiuti (prevalentemente donazioni) da inviare in Ucraina per far fronte ai bisogni primari: cibo e medicine.
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