La storia di Elena da Kiev a Como. “Mio figlio aveva paura, piangeva mentre dormiva. In un attimo abbiamo dovuto prendere la decisione e lasciare tutto. In cinque minuti abbiamo preparato due zaini e siamo partiti. Mio marito ci ha accompagnati alla frontiera. Sono scappata da Kiev con mio figlio per mano”.
La drammatica testimonianza di Elena, 38 anni, psicologa ucraina arrivata ieri sera a Sala Comacina dopo essere scappata dai bombardamenti di Kiev. “Voglio tornare nel mio Paese prima possibile – dice – spero di tornare a casa. Tutti noi speriamo di vedere i nostri genitori e i nostri cari che abbiamo dovuto lasciare. Kiev è diventata orribile. Lì le persone ogni giorno stanno peggio”.