Russia-Ucraina. “Ora che sembra che stiamo uscendo dall’emergenza Covid e ci stiamo finalmente avviando verso la ripartenza stiamo entrando in una nuova crisi con il caro dell’energia e la guerra tra Russia e Ucraina”. Commenta il presidente della Camera di Commercio di Como. Lecco Marco Galimberti.
“L’aumento del costo di gas, luce e materie prime, già preoccupante, con tutta probabilità potrà ora solo peggiorare”. Il conflitto per la nostra economia avrà anche un impatto forte in quanto il mercato russo è un mercato importante per la manifattura –conclude Galimberti-, a questo punto bisognerà vedere le ripercussioni, quali restrizioni e limitazioni verranno decise dal governo.
Dalla Russia-Ucraina all’Italia
Una situazione preoccupante quella tra Russia-Ucraina, che trova rapido riscontro nelle parole di Giovanni Perrone, amministratore delegato di Enerxenia. “Parallela ad una guerra militare scorrerà anche una guerra economica in cui l’arma sarà il gas” spiega. “L’Italia è tra i paesi europei più esposti perché non ha molta produzione nazionale, visto che importa oltre il 90% del gas che consuma e di questo oltre il 40% arriva proprio dalla Russia. Ma il dato che la rende davvero vulnerabile è il notevole uso del gas: oltre il 40% del fabbisogno energetico è soddisfatto col gas. Usiamo tanto i gas per usi domestici (per cucinare, per produrre acqua calda e per scaldarci), mentre i francesi cucinano e si scaldano prettamente con energia elettrica che producono con centrali nucleari. E anche per produrre energia elettrica consumiamo molto gas, circa il 40%. Così come per consumi industriali o artigianali”. Nell’immediato l’unica cosa che si può fare è ridurre i consumi. Poi efficientare, isolare, elettrificare e autoprodurre. Cinque verbi all’infinito, “ma se vogliamo uscirne –conclude Perrone- devono diventare un imperativo”.