Rafforzare le strategie di prevenzione dei tentativi di infiltrazioni mafiose e criminali nel settore dell’edilizia. E’ questo l’obiettivo principale del protocollo d’intesa, stipulato a livello centrale tra il Ministero dell’Interno e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili. Un’alleanza attivato su base territoriale, a seguito dell’adesione formalizzata da Ance Como alla Prefettura.
Un protocollo d’intesa contro le infiltrazioni mafiose
Ance Como –tra i primi ad aderire a livello nazionale- potrà ora consultare direttamente la Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia. Questo permetterà all’associazione di verificare così se le aziende rientrano nella white list della Prefettura, in un momento storico per l’edilizia, per la realizzazione delle opere del PNRR per le quali verranno aperti nuovi cantieri e saranno necessari nuovi fornitori.
In caso di frodi-bonus, Ance parte civile
“Abbiamo constatato 12mila partite Iva con il codice Ateco dell’edilizia, solo il 30% fa parte di una filiera del nostro settore”. Sottolinea Francesco Molteni, presidente Ance Como.
Ance Como si costituirà parte civile in tutti i processi legati alle agevolazioni dei bonus per frodare lo Stato. Ad oggi solo il 3% delle frodi è legata al 110% cui procedimento è soggetto a controlli stringenti, la restante parte è riconducibile invece a tutte le altre agevolazioni.
Dalla Tremezzina all’edilizia, alta l’attenzione della Prefettura
Contro infiltrazioni mafiose, l’intesa di oggi segue la firma del protocollo per la legalità per la realizzazione della Variante della Tremezzina.
“Più avremo collaborazioni di questo genere più avremo un termometro a temperatura bassa per quanto concerne le infiltrazioni criminali”, commenta il prefetto di Como Andrea Polichetti.