Calano i decessi Covid nelle ultime 24 ore. L’ultimo bollettino sul contagio diffuso dalla Regione Lombardia, segnala 18 vittime del Covid, ieri erano 53. Settimana scorsa i primi segnali di una flessione significativa dei decessi, ora la speranza è che la curva prosegua senza interruzione la sua discesa.
Ospedalizzazione e zona bianca
La costante diminuzione –nelle ultime due settimane- delle ospedalizzazioni, ha portato il presidente della Regione Fontana ad annunciare l’ormai prossimo passaggio in zona bianca della Lombardia.
Anche oggi si registrano 7 malati in meno in terapia intensiva, dove si trovano complessivamente 130 pazienti, mentre nei reparti sono 71 in meno i letti occupati, che complessivamente sono 1.201.
Per quanto riguarda i nuovi casi Covid, a fronte di 72.816 tamponi effettuati, sono 5.534 i positivi in più in regione, pari al 7,5%.
I nuovi casi divisi per provincia sono 1.813 a Milano, 277 a Como e 103 a Sondrio.
I nuovi casi per provincia:
Milano: 1.813 di cui 727 a Milano città;
Bergamo: 392;
Brescia: 669;
Como: 277;
Cremona: 239;
Lecco: 173;
Lodi: 116;
Mantova: 273;
Monza e Brianza: 439;
Pavia: 332;
Sondrio: 103;
Varese: 509.
I dati di oggi:
– i tamponi effettuati: 72.816, totale complessivo: 32.723.256
– i nuovi casi positivi: 5.534
– in terapia intensiva: 130 (-7)
– i ricoverati non in terapia intensiva: 1.201 (-71)
– i decessi, totale complessivo: 38.423 (+18)
I dati di ieri: Ricoveri in calo, in provincia di Como 392 nuovi casi
Rileggi: Fontana: “Da lunedì saremo in zona bianca”
Piano annuale liste d’attesa, presidente Fontana: risposte immediate ai lombardi
“Oggi con un importante investimento di 84 milioni di euro, che abbiamo deciso di stanziare dal bilancio regionale, riprendiamo il cammino per dare una risposta più immediata ai bisogni di cura dei lombardi”. Lo comunica il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, in seguito alla delibera approvata dalla giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, che prevede appunto uno stanziamento di 84 milioni di euro per dare attuazione al ‘piano annuale delle liste d’attesa‘.
“Fin dal mio insediamento – ha evidenziato il presidente – ho ritenuto fondamentale accorciare le liste d’attesa per visite e prestazioni. Avevo iniziato prima della pandemia, nel 2019, a mettere in campo azioni per ridurre i tempi. Abbiamo chiesto ad esempio alle strutture private di concentrarsi maggiormente sulle prestazioni più richieste. Il Covid ci ha costretto a interrompere il percorso”.
L’obiettivo è raggiungere e superare per ogni trimestre la ‘produzione’ del 2019, ovvero prima dell’impatto della pandemia Covid. Ciò dovrà avvenire attraverso l’indicazione di un target minimo di prestazioni da raggiungere e dei settori che al momento presentano maggiori criticità.
“Con il provvedimento di oggi – ha spiegato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti – proseguiamo la nostra azione in un percorso innovativo sulle liste d’attesa. C’è un target preciso, un obiettivo per i direttori generali e per le strutture private e si entra anche nel dettaglio delle prestazioni su cui concentrarsi maggiormente”.
La partenza venerdì 1 aprile
Il piano delle liste d’attesa partirà venerdì 1 aprile. Interesserà le strutture pubbliche e le strutture private convenzionate accreditate con valutazioni trimestrali. Valutazioni che avranno scadenza il 30 giugno, il 30 settembre e il 31 dicembre di quest’anno.
Come parametro di riferimento sarà utilizzato il ‘trimestre’, partendo da aprile e arrivando a dicembre del 2019. La Direzione Generale Welfare chiederà una ‘produzione’ di almeno il 110% rispetto alle prestazioni di quell’anno dell’area dei ricoveri chirurgici programmati e dell’area specialistica ambulatoriale.
“Del resto – ha proseguito Letizia Moratti – il Covid ha inevitabilmente condizionato l’abituale attività sanitaria delle strutture. Con la delibera approvata oggi, oltre alle prestazioni già previste nel ‘piano nazionale delle liste di attesa’, vogliamo incrementare la produzione dell’attività di ricovero e di quella ambulatoriale. In particolare, abbiamo individuato come prioritaria l’attività che interessa le macroaree della chirurgia programmata, con particolare riferimento all’area oncologica, la diagnostica strumentale e lo screening”.
Obiettivo superare la ‘produzione’ del 2019
“All’interno dell’ottimizzazione degli obiettivi che ci siamo prefissi – ha aggiunto la vicepresidente – indicheremo esplicitamente i settori su cui puntare. In questo senso, la Direzione generale Welfare indirizzerà l’incremento di questa produzione in base alle criticità che maggiormente ci sono state segnalate”.
Dei quasi 84 milioni previsti dal ‘piano’, 44 milioni sono destinati alle strutture pubbliche e 40 alle strutture private convenzionate accreditate.
“La delibera approvata oggi – ha concluso la vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti – segue di poche settimane un altro importante provvedimento legato a premialità e sanzioni sul rispetto o meno degli obiettivi delle liste d’attesa. Si tratta di un’azione per noi prioritaria, per una sanità sempre più vicina ai cittadini e ai loro bisogni. Sono risposte concrete che vanno nella direzione di una vera e propria equità sociale”.