Sport contro cyberbullismo e dipendenza da internet. “Un ragazzo su due è vittima di cyberbullismo, in media un ragazzo trascorre dalle 5 alle 10 ore davanti allo schermo di uno smartphone o di un computer, questi sono numeri allarmanti”. A parlare è Marianna Sala, presidente del Corecom.
Corecom, Coni e AIAS -Associazione Italiana Avvocati dello Sport della Lombardia-, contro il cyberbullismo. Firmato oggi al Belvedere Jannacci di Palazzo Pirelli, il protocollo di intesa sulla media education. “Noi crediamo che lo sport sia una cura, una medicina importante, per aiutare i giovani. Poi andiamo verso Milano-Cortina 2026 prevediamo iniziative dedicate ai giovani”, spiega Alessandro Fermi, presidente del Consiglio di Regione Lombardia.
Sport contro il cyberbullismo guardando a Milano-Cortina
I numeri legati all’uso dei device evidenziano la pervasività di questi strumenti elettronici a discapito di una vita sana. Proprio lo sport può essere uno strumento importante –spiega Sala- per l’uso corretto della tecnologia.
L’obiettivo del protocollo è quello di promuovere iniziative di sensibilizzazione, anche direttamente presso le società sportive, sui temi della media education. Tra questi il cyberbullismo e la volontà di sviluppare buone prassi da diffondere nelle società sportive.
“Il nuovo motto olimpico è “Più veloce, più in alto, più forte insieme”. “Insieme” questa parola è veramente l’ingrediente per il futuro, da soli non si va da nessuna parte è necessario lavorare di squadra”, sottolinea Marco Riva, Presidente Coni della Lombardia.
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