Il Governo rivoluziona la gestione delle concessioni delle spiagge. Sulle coste italiane si cambia ma la svolta, epocale per gli stabilimenti balneari, non tocca i lidi del lago di Como. Il sistema di assegnazione in Lombardia infatti già prevede l’affidamento tramite bandi di gara pubblici di durata variabile a seconda dell’investimento sostenuto.
Il modello
La gestione è affidata all’Autorità di Bacino, in collaborazione con la Regione. “Il modello messo a punto dal consiglio dei ministri per la gestione del demanio marittimo è quello che in Lombardia viene utilizzato ormai da vent’anni per la gestione dei laghi – dice il presidente dell’Autorità di Bacino Luigi Lusardi – L’assegnazione degli spazi avviene tramite bandi pubblici a partecipazione libera. L’assegnazione, a seconda dell’investimento sostenuto, varia da un minimo di 6 a un massimo di 40 anni. Alla scadenza si procede in ogni caso con un nuovo bando”.
Le concessioni
Sono 1.350 le concessioni sul lago di Como. “Si va da piccoli chioschi agli spazi collegati a campeggi e alberghi – spiega Lusardi – In tutti i casi prevediamo clausole che impongono a chi ottiene la concessione di occuparsi della manutenzione e pulizia anche degli spazi confinanti, che devono restare liberi e aperti a tutti”.
Il rinnovo non è mai automatico. “Non sono previste proroghe o rinnovi – conclude Lusardi – Alla scadenza la concessione viene riassegnata tramite una nuova gara. Un modello che ora sarà utilizzato probabilmente anche per gli stabilimenti balneari sui mari italiani”.