Carta sconto benzina, interrogazione al ministero degli Affari Esteri per la revisione dei parametri di calcolo.
Dopo l’ultimo monitoraggio trimestrale dei prezzi tra Italia e Svizzera è arrivata la sospensione dell’agevolazione. Perché, legge alla mano, la differenza tra i due paesi è minima. E così, in un momento in cui i costi per fare il pieno sono aumentati, i comaschi (così come gli altri residenti della fascia di confine) hanno visto cancellare anche il mini bonus da due centesimi introdotto dalla precedente rilevazione. Ma proprio le rilevazioni dei prezzi sono al centro di una mozione urgente della Regione Lombardia. Mozione nella quale si dice che “le rilevazioni non restituiscono un quadro realistico degli importi del carburante oltre confine”.
I parlamentari si rivolgono al ministero
“È inaccettabile che alla Regione Lombardia sia preclusa la possibilità di attivare le carte che riguardano la scontistica per la benzina nelle aree di confine tra Italia e Svizzera – scrivono i deputati della Lega Matteo Bianchi, Silvana Snider, il comasco Eugenio Zoffili – La motivazione è riconducibile all’ambasciata italiana a Berna, ai relativi calcoli non congrui effettuati e al differenziale troppo basso, che non corrisponde alla realtà. Tutto questo rappresenta un grave danno per l’economia del territorio, dei cittadini e del comparto distributori. Per questo – scrivono i parlamentari – chiediamo al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale le motivazioni che impediscono all’Ambasciata d’Italia a Berna di correggere i metodi di rilevazione. Sarebbe utile poter rappresentarne più puntualmente e tempestivamente ogni scostamento rispetto a quelli praticati in Italia. Al contrario di quanto si verifica attualmente, con il risultato di aver determinato l’ingiustificata sospensione dello sconto benzina”.