“Voglio far sapere ai parenti del povero signor Giorgio quanto sia il mio dolore, che è talmente grande che non scorderò per tutta la vita”. Dal carcere, ha scritto una lettera di scuse il 26enne che, a Gravedona, il 23 gennaio scorso, ha travolto e ucciso Giorgio Civetta. La vittima, 64 anni, dipendente di una pizzeria, stava buttando la spazzatura al termine della giornata di lavoro quando è stato investito e scaraventato nel torrente Liro.
L’incidente
Il giovane che ha causato l’incidente, originario di Pordenone, istruttore di kitesurf in Altolago, era alla guida senza patente e con un tasso alcolico risultato ben oltre i limiti consentiti. E’ stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato ed è ancora in cella al Bassone. Respinta la richiesta della difesa di un alleggerimento della misura cautelare”.
La lettera
Dal carcere, il giovane ha scritto una lettera ai familiari della vittima, consegnata tramite il legale difensore, Marco Fugazza, di renderla nota. “Questa grave tragedia è una disgrazia anche per il giovane e la sua famiglia – dice l’avvocato comasco – Non abbiamo alcuna intenzione di alterare la realtà ma ci sono aspetti ancora da chiarire. Intanto per il mio assistito era importante riuscire a scusarsi con i parenti della vittima perché non aveva ancora avuto la possibilità di farlo”.
Maicol Canton scrive a mano alla famiglia Civetta. “Sono molto affranto e soffro per le imperdonabili conseguenze dell’incidente da me provocato – scrive – Farò tutto il possibile per riparare almeno il danno con il mio lavoro futuro. E’ l’obiettivo che mi pongo anche se so che non sarà mai abbastanza. Porgo le mie scuse più sentite e addolorate”.