“L’emergenza sanitaria proseguirà anche dopo la fine della pandemia”: lunghe liste d’attesa per fruire delle prestazioni di ricovero, ambulatoriali e di diagnostica e ore di attesa in pronto soccorso che sono notevolmente aumentate durante la pandemia. E’ l’allarme che arriva dalla Uil del Lario.
Le criticità del sistema sanitario lombardo
“Per una prima visita oculistica, in provincia di Como, ci vogliono da 39 a 190 giorni” scrive in una nota Salvatore Monteduro, segretario Generale UIL Lario. “Nel 2020 le prestazioni ambulatoriali e specialistiche erogate sono diminuite del 20,3% rispetto all’anno precedente in tutto il Paese. In Lombardia il calo è stato del 20,6%”.
Infine viene denunciata la situazione in cui si trovano a lavorare i medici di base. “Gli utenti si lamentano del fatto che il proprio medico di famiglia è andato in pensione o che ha rinunciato a svolgere l’attività e non hanno più un sostituto. Non è possibile immaginare che la risposta a questo problema possa essere l’aumento del numero di assistiti per ogni medico di medicina generale: Il numero massimo per ogni medico di medicina generale è di 1500 utenti ed oggi per qualche medico si è arrivati fino a 2000”.
La richiesta a Regione
Dunque la necessità di un appello rivolto all’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti: “Non c’è più tempo da perdere. Venta aperto un tavolo di confronto sulle criticità emerse partendo da una concreta disponibilità e trasparenza nel fornire gli elementi conoscitivi della reale situazione del Servizio Sanitario Lombardo e inoltre l’assessore dia indicazioni ai Direttori Generali delle ASST/ATS di aprire un confronto con le Organizzazioni Sindacali”.
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