Natura in tilt con le temperature che ieri hanno superato i 18 gradi in alcune zone delle province di Como e Lecco come a primavera. In tutta Italia si registrano fioriture di prati e alberi fuori stagione. Questo l’effetto dell’arrivo dell’anticiclone che stazionerà sul Belpaese per almeno 10 giorni. Così come conferma il monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’anticipo di primavera nel Comasco. Una anomalia che segue un 2021 bollente che si è classificato al decimo posto dei più caldi dal 1800 facendo segnare una temperatura superiore di ben 0,71 gradi rispetto alla media storica. Così come emerge secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr nell’anno solare. “Rischiano di andare in tilt le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con produzioni a rischio con il ritorno del maltempo previsto a San Valentino” commenta Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti interprovinciale.
“Risveglio” anticipato rende più vulnerabili le piante al gelo
Natura in tilt con le temperature primaverili. Da nord a sud sono già fiorite le mimose con due mesi di anticipo ma anche i mandorli e le primule nei prati più esposti al sole. L’andamento climatico ha infatti l’effetto di ingannare le coltivazioni favorendo un “risveglio” anticipato che le rende poi particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili, a partire dagli alberi da frutto. Il brusco abbassamento della colonnina di mercurio al sotto dello zero provocherà inevitabilmente una moria di gemme con i raccolti compromessi.
A preoccupare è anche la prolungata mancanza di precipitazioni. In certe aree del nord quest’ultima dura da quasi 2 mesi con siccità nelle campagne e nei boschi dove si moltiplicano gli incendi. Il fiume Po è in secca come d’estate ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi. La percentuale di riempimento del Lago di Como si attesta al 18%. A preoccupare è anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico ed il cui valore, soprattutto nella parte lombarda e piemontese, registra un -58%.
Natura in tilt: “Effetto dei cambiamenti climatici”
“Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Il rapido passaggio dal freddo al caldo ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio. Tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.