“Quando un cliente entra lei che cosa fa?”, “controllo il green pass“. Le nuove regole decise dal Governo, da oggi, prevedono il controllo del certificato verde alla porta. “Per accedere è necessario esibire il green pass in formato digitale o cartaceo” recita un cartello fuori da una gioielleria di Como. E’ l’ulteriore stretta anti Covid decisa dal Governo e in vigore da oggi.
Dove non serve il green pass
Non sarà chiesto il green pass base nei supermercati, nei negozi di generi alimentari (anche per gli animali) o dal benzinaio. E poi, sempre senza certificato verde si potrà entrare nei negozi di articoli igienico-sanitari, di ottica, in farmacia e parafarmacia. Tutte le altre attività saranno accessibili con certificato verde “alla mano”.
“Noi speravamo di avere dei miglioramenti andando avanti con i mesi, non di tornare indietro. Il green pass è un ostacolo per un’attività merceologica che ai tempi della zona rossa era aperta”, sottolinea il proprietario di un negozio di giocattoli per bambini del centro di Como. Per l’attività in questione, luogo di norma frequentato sia dagli adulti che dai più piccoli, il controllo del green pass (che viene emesso solo per gli over 12) può creare anche qualche incomprensione
Green pass nei negozi: controlli a campione
“Il controllo che dovremmo fare è a campione…Una misura-per noi- difficile da mettere in atto e anche chi viene a controllare” continua il commerciante. In una città di frontiera e turistica come Como, le nuove regole di Palazzo Chigi si confrontano poi con quelle d’oltre confine. Proprio in Svizzera c’è già qualche commerciante che strizza l’occhio ai clienti (magari anche italiani) non essendo lì obbligatorio mostrare il green pass.