Nuovi positivi in calo in Lombardia ma per via della domenica, sono pochi i test effettuati. A fronte di 60.309 tamponi effettuati, sono 5.417 i nuovi positivi in Lombardia, pari all’8,9%.
L’ultimo aggiornamento sul contagio da coronavirus diffuso dalla Regione, registra un calo di 3 ricoverati in terapia intensiva, dove si trovano complessivamente 251 malati. Negli altri reparti invece sono 12 in più i pazienti, 3.016 in totale.
I decessi causati dal virus restano ancora alti, sono 76 nelle ultime 24 ore.
I nuovi casi divisi per provincia
Milano: 1.799 di cui 784 a Milano città;
Bergamo: 484;
Brescia: 673;
Como: 402;
Cremona: 144;
Lecco: 95;
Lodi: 67;
Mantova: 177;
Monza e Brianza: 329;
Pavia: 318;
Sondrio: 43;
Varese: 699.
Nuovi positivi in calo: tutti i dati di oggi
– i tamponi effettuati: 60.309, totale complessivo: 30.489.791
– i nuovi casi positivi: 5.417
– in terapia intensiva: 251 (-3)
– i ricoverati non in terapia intensiva: 3.016 (+12)
– i decessi, totale complessivo: 37.184 (+76)
I dati di ieri: Covid, in Lombardia positività e ricoveri in calo
Moratti: “In Lombardia iniziato un percorso di miglioramento”
La vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti, è intervenuta in collegamento da Milano al convegno ‘Covid-19: which lesson for the future?’. “La pandemia – ha affermato la vicepresidente Moratti – ha portato drammaticamente alla luce alcune debolezze dei servizi sanitari di tutto il mondo e ha fornito indicazioni molto precise sugli interventi necessari per migliorare la capacità di reazione dei nostri sistemi”. “La Regione – ha proseguito – ha analizzato attentamente la situazione per avere un quadro preciso delle criticità da affrontare. Sono emerse questioni di tipo organizzativo, strutturale, logistico, tecnologico che costituiscono oggi una priorità su cui agire”.
“In Lombardia – ha spiegato Moratti – è quindi iniziato un percorso di miglioramento e ottimizzazione. Negli ultimi mesi dello scorso anno, la Regione ha completato l’iter legislativo di potenziamento del suo sistema sanitario territoriale. Abbiamo adeguato il quadro normativo alle esigenze attuali e agli scenari futuri, oltre a migliorare la capacità di prevedere e di prevenire crisi sanitarie, anche attraverso la riorganizzazione e il rafforzamento della medicina territoriale”.