“Lo sfogo del sentimento di vendetta nei confronti della persona che lo aveva aiutato più di ogni altro, ma nella sua ottica prepotente e vittimista, non solo non aveva fatto abbastanza, ma lo aveva addirittura tradito”. E’ morto per il suo servizio gratuito agli ultimi, don Roberto Malgesini. Lo scrivono, individuando il movente del delitto, i giudici della Corte d’Assise di Como, con il presidente Valeria Costi, nelle motivazioni della sentenza con la quale, il 28 ottobre scorso, hanno condannato all’ergastolo Ridha Mahmoudi, tunisino di 53 anni, accusato di omicidio volontario premeditato.
Il delitto
Don Roberto Malgesini è stato ucciso in piazza San Rocco il 15 settembre 2020. “E’ pacifico e incontestato che Ridha Mahmoudi sia l’autore dell’omicidio”, scrivono i giudici, che spiegano poi le ragioni per cui hanno ritenuto il tunisino capace di intendere e volere e quindi imputabile, oltre alla motivazione dell’aggravante della premeditazione.
La capacità di intendere
“L’imputato ha seguito una precisa strategia difensiva, secondo la sua logica, astuta, anche se maldestra – si legge nelle motivazioni – ha scelto di negare l’evidenza, addirittura negando di conoscere la vittima, ma nel contempo ha dimostrato piena lucidità e precisa memoria anche nei dettagli di tutte le altre vicende della sua vita”.
Poche righe per chiarire come le modalità di azione non lascino alcun margine di dubbio sul fatto che si tratti di omicidio volontario. “Le modalità efferate dell’azione, consistita nella reiterazione di colpi in direzione di organi vitali, con un coltello di grosse dimensioni, e nell’infierire sulla vittima, già inerme, in segno di sfregio”.
La premeditazione
La premeditazione, infine, che parte dall’acquisto del coltello e passa dalla preparazione della borsa da portare in carcere, per chiudersi pochi istanti prima dell’azione finale. “Anche dopo aver avvicinato la sua vittima – scrive la Corte – che gli ha offerto l’ultimo aiuto per accompagnarlo in ospedale, Mahmoudi avrebbe avuto il tempo di recedere dal suo proposito omicida, ma non lo ha fatto”.