E’ piantonato all’ospedale di Gravedona, in stato di arresto con l’accusa di omicidio stradale il 26enne che, pochi minuti dopo la mezzanotte di sabato, ha travolto e ucciso un uomo di 64 anni che era appena uscito dalla pizzeria nella quale lavorava per buttare la spazzatura prima di chiudere il locale. Il giovane alla guida della vettura, in base alle prime informazioni, avrebbe avuto la patente sospesa. Dai primi test sarebbe inoltre risultato un tasso alcolico superiore ai limiti e la positività ai cannabinoidi.
Lo schianto
L’incidente è avvenuto sulla statale Regina, all’incrocio con via Guasto. Giorgio Civetta, 64 anni, da vent’anni dipendente della pizzeria “Al Ponte” di Gravedona, è uscito dal locale con i sacchi della spazzatura.
Proprio in quell’istante, sulla strada arrivava il 26enne, originario di Pordenone, istruttore di kitesurf in Altolago. Era alla guida della Subaru Impreza del padre. All’altezza di una curva, il 26enne avrebbe perso il controllo della macchina, uscendo di strada e travolgendo in pieno il 64enne. Dopo l’impatto, l’uomo è stato sbalzato nel torrente Liro. Il conducente dell’auto si è fermato qualche metro dopo l’impatto. Sarebbe tornato indietro a piedi e avrebbe cercato di scendere verso il torrente dicendo che voleva aiutare l’uomo investito. Ha riportato ferite ed escoriazioni non gravi ed è stato trasportato all’ospedale di Gravedona.
I soccorsi
In pochi minuti, a Gravedona sono intervenuti i mezzi di soccorso e i vigili del fuoco, oltre ai carabinieri della compagnia di Menaggio. I pompieri hanno recuperato il 64enne dal torrente, ma per Giorgio Civetta non c’era purtroppo nulla da fare.
Omicidio stradale, l’indagine
I militari dell’Arma hanno verificato che il 26enne avrebbe la patente sospesa per guida in stato di ebbrezza. Era in attesa di revisione, ma sembra che non si fosse presentato all’appuntamento per riottenere il documento di guida. E’ stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale ed è piantonato in ospedale. E’ stato sottoposto ai test per verificare l’eventuale assunzione di alcol e sostanze stupefacenti e dai primi risultati sarebbe emerso che era alla guida con un tasso alcolico superiore ai limiti consentiti. La procura di Como ha aperto un fascicolo, coordinato dal pubblico ministero Massimo Astori. Quando potrà essere dimesso, il 26enne dovrebbe essere trasferito in carcere.