San Francesco di Sales, domani la messa del vescovo. Domani si apre un nuovo Anno giubilare dedicato a san Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa, fondatore dell’Ordine della Visitazione e Patrono dei giornalisti. Questo anno si concluderà il 28 dicembre 2022, nel giorno del 400° anniversario della nascita al Cielo di san Francesco di Sales.
Per questa ricorrenza il Papa, attraverso la Penitenzieria apostolica, ha concesso nelle principali feste dell’Ordine della Visitazione, a partire proprio dalla memoria litur-gica di san Francesco di Sales, il dono dell’indulgenza plenaria.
La celebrazione alle 9.00
Il vescovo monsignor Oscar Cantoni, domani, lunedì 24 gennaio, alle ore 9.00, presiederà la Santa Messa nella chiesa del monastero della Visitazione in via Briantea 14, a Como. «Tutti sono invitati a condividere la gioia e il rendimento di grazie nell’eucaristia per questa memoria del nostro fon-datore». Dicono le monache della Visitazione. Alla liturgia sono invitati i giornalisti, che si uniranno alle religiose nel ricordo del comune patrono San Francesco di Sales.
La Diocesi di Como invita i partecipanti, per maggior sicurezza, ad indossare la mascherina FFP2.
San Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti. Cenni storici
L’Ordine della Visitazione è stato fondato nel 1610 ad Annecy, in Francia, da san Francesco di Sales (1567-1622) e da santa Giovanna Francesca di Chantal (1572-1641). Loro intenzione era: «Dare a Dio delle figlie di orazione così interiori che siano trovate degne di adorarlo in spirito e verità».
Francesco (nato il 21 agosto 1567), primogenito del signore di Boisy, fu avviato alla carriera di avvocato ma scoprì la vocazione al sacerdozio e venne ordinato nel 1593. Si dedicò alla predicazione e, per essere più efficace, decise di diffondere tra le famiglie alcuni fogli informativi sui temi che gli stavano a cuore. Volle poi di affrontare la sfida più impegnativa per quei tempi e chiese di essere inviato a Ginevra, culla del calvinismo. Qui si spese nella pastorale e nel dibattito teologico con gli esponenti della Riforma.
Divenne vescovo della città nel 1602. Morì a Lione il 28 dicembre 1622. Prima che predicatore e comu-nicatore, il patrono dei giornalisti fu una guida spirituale che seppe condurre i fedeli con umiltà e com-prensione verso la verità.