L’invasione di cervi nel Porlezzese: allevatori e agricoltori sono ormai esasperati. Solo in questa zona sarebbero almeno 400 gli esemplari presenti che in cerca di cibo si avvicinano sempre di più alle aziende agricole del territorio, mettendo a rischio le loro colture. A questo problema si affianca anche l’alto numero di cinghiali sempre più vicini ai centri abitati.
Cervi nel Porlezzese, l’assessore andrà sul posto
Sulla questione è intervenuto l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi. L’assessore sottolinea come Regione Lombardia sia già a conoscenza del problema e da tempo stia lavorando per trovare una soluzione. Rolfi anticipa che a breve sarà nel Porlezzese per affrontare il problema con i diretti interessati: agricoltori e allevatori. L’obiettivo è anche capire quali siano i problemi burocratici che non permettono una rapida soluzione. “Nessun agricoltore deve smettere di lavorare o trasferirsi in Svizzera per lavorare”, conclude l’assessore.
Regione al lavoro anche sulla peste suina inLombardia
La Regione Lombardia ha istituito una task force per prevenire e contrastare la peste suina sul territorio regionale. “Abbiamo deciso – ha detto l’assessore Fabio Rolfi – di sospendere al momento le forme di attività venatoria vagante e collettiva al cinghiale in provincia di Pavia, il territorio più a rischio vista la vicinanza territoriale con i casi registrati in Piemonte e Liguria, per evitare spostamenti rapidi dei cinghiali. Promuoveremo, in collaborazione con polizia provinciale e carabinieri forestali, una intensa attività di sorveglianza passiva invitando anche agricoltori e cacciatori a segnalare eventuali carcasse presenti sul territorio. La peste suina rappresenta un disastro per l’export di un comparto strategico come quello dei suini. In Lombardia è allevato il 53% dei capi a livello nazionale. Quindi faremo di tutto per contrastare l’arrivo e la diffusione di questa malattia portata dalla fauna selvatica”.
Ne avevamo parlato ieri: Invasione di cervi: allevatori e agricoltori esasperati