La peste suina africana è in Italia. Cinghiali infetti sono stati individuati anche in zone vicine alla Lombardia. Ancora, però, non in regione. Questo il tema al centro di un convegno organizzato oggi a Como.
“Non dobbiamo allarmarci siamo in pre allerta” ha affermato Marco Magrini, direttore Dipartimento Veterinario e sicurezza degli alimenti di origine animale Ats Insubria “ci sono stati 14 esemplari positivi tra Piemonte e Liguria e ci sono già stati dei provvedimenti sanitari. Regione Lombardia sta monitorando la situazione in provincia di Pavia” continua Magrini.
Se lì si dovessero verificare dei casi, attraverso il parco del Ticino, i cinghiali potrebbero risalire il territorio fino ad arrivare nel Comasco. Palazzo Lombardia ha quindi già attivato una task force per limitari i rischi. Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, presente all’incontro ha spiegato che “fare formazione e informazione” – in questo momento- è l’arma più utile per arginare il problema. Ma non solo. Anche “l’attività venatoria” (e cioè la caccia) ha precisato Fermi è uno “strumento utile per prevenire e non soltanto risolvere la proliferazione dei cinghiali”.
Peste suina- Il principio di epidemia-così per adesso si può definire la situazione- preoccupa dunque non solo allevatori, agricoltori e cacciatori. Ma la comunità in generale. “Il tema è molto serio” ha dichiarato in una nota il consigliere regionale Angelo Orsenigo che ha parlato “delle ricadute negative sul settore suinicolo”. “Come PD” ha aggiunto “chiediamo sia al Governo che a Regione di collaborare per prevedere ristori da destinare a quelle aziende coinvolte dai contraccolpi del blocco dell’esportazione con i paesi esteri”.
Come affrontare la peste suina
Per affrontare l’emergenza, in questo periodo, sarà intensificata la sorveglianza passiva e quindi le analisi di laboratorio sugli esemplari deceduti. Sul territorio ai cacciatori è stato poi chiesto di abbattere più cinghiali possibili e agli allevatori di munirsi di doppie recinsioni per evitare il contagio tra ungulati e maiali.