Addio presidente della Longobarda, avversaria del Como: a Genova, all’età di 91 anni, è scomparso l’attore Camillo Milli, pseudonimo di Camillo Migliori. Attore teatrale e caratterista in numerosi film, lo si ricorda come presidente della Longobarda (era il “commendator Borlotti”), la squadra di calcio guidata da Lino Banfi – alias Oronzo Canà – nel popolare film “L’allenatore nel pallone”.
In questo ruolo, in quella che è pur sempre una finzione cinematografica, da presidente fu avversario anche del Calcio Como. Tra le scene, infatti, si ricorda un titolo di giornale “La Longobarda vince anche a Como”. Non soltanto, un sito specializzato nell’analisi dei film (davinotti.com) ha svolto un lavoro certosino, cercando di ricostruire il torneo della Longobarda, inserendolo in quello che fu il vero campionato 1984-1985, quello in cui fu ambientato il film.
La ricostruzione del torneo 1984-1985
Un abbinamento con i risultati della realtà, accostati a quelli citati nella pellicola. La ricostruzione ha previsto un torneo a 17 squadre con quattro retrocessioni.
Per la cronaca, la sfida d’andata tra Como e Longobarda (teoricamente allo stadio Sinigaglia) ha visto la vittoria della formazione di Lino Banfi per 3-1. Al ritorno, sul campo dei rossoblù, il risultato è stato invece di 1-1.
La classifica conclusiva ricostruita ha visto il successo (come effettivamente è stato) del Verona. Il Como è arrivato quart’ultimo alla pari con l’Avellino, e si è salvato per i migliori risultati negli scontri diretti contro la formazione irpina.
La salvezza conquistata dalla Longobarda nel finale del film ha quindi seriamente rischiato di compromettere il destino del Como, almeno nella finzione. Nel giorno dell’addio al presidente della Longobarda, si ricorda che il commendator Borlotti avrebbe peraltro preferito, per ragioni economiche, la retrocessione in B. Tema al centro di un simpatico scambio di battute tra Milli e Banfi nell’ultima scena.
Questa la graduatoria del torneo 1984-1985 in versione cinematografica secondo il sito davinotti.com: Verona 45 punti, Inter 42, Torino 41, Juventus 39, Sampdoria 39, Roma 38, Milan 38, Napoli 37, Fiorentina 31, Atalanta 29, Udinese 29, Longobarda 27, Como 26, Avellino 26, Ascoli 24, Cremonese 17, Lazio 16.
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Gli azzurri nella realtà
Il Como di quell’anno, allenato da Ottavio Bianchi, regalò in realtà molte gioie ai suoi tifosi, a partire dalla vittoria per 2-0 allo stadio di San Siro contro il Milan. Alla fine conquistò la salvezza con un record tuttora imbattuto, il minor numero di reti subite in casa, soltanto due. Fattore che stride con la ricostruzione del film, che attribuisce alla Longobarda la vittoria per 3-1 al Sinigaglia. Lo stadio cittadino fu un vero e proprio “fortino”.
In quella squadra molti giocatori rimasti nel cuore dei tifosi lariani, gli stranieri Hansi Muller e Dan Corneliusson, il compianto Giuliano Giuliani e poi i vari Massimo Albiero, Pasquale Bruno, Antonio Tempestilli, Giancarlo Centi, Luca Fusi, Giovanni Invernizzi, Luca Mattei, Egidio Notaristefano e Gianfranco Matteoli.