Polveri sottili superiori alla soglia di allarme per 41 giorni a Como nel 2021. Per quasi un mese e mezzo, sommando le singole giornate, i cittadini lariani hanno respirato aria inquinata. Il numero complessivo è superiore al limite di 35 previsto dalla normativa italiana ed europea, che non è stato quindi rispettato. La situazione però è migliorata se confrontata con quella degli ultimi anni.
Il monitoraggio
I dati emergono dall’analisi della qualità dell’aria presentata ieri da Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Il livello medio delle polveri sottili a Como è stato di 28 microgrammi per metro cubo, con una riduzione del 38% rispetto alla media registrata dal 2005 al 2021. Nel dettaglio invece, facendo riferimento alla stazione con i dati peggiori, la soglia limite di 50 è stata superata per 41 giorni. La situazione peggiore è quella di Cremona, 66 giorni, seguita da Milano con 61.
Dati migliori per le Pm 2.5, le cosiddette polveri sottilissime. Nel 2021 il valore limite annuale medio di 25 microgrammi per metro cubo è stato rispettato in tutte le stazioni di monitoraggio ad eccezione di due siti di Cremona. A Como, il dato si è assetato a quota 21. Cresciuta da 31 a 36 la concentrazione media di biossido di azoto.
Il presidente di Arpa
“Anche lo scorso anno, nonostante le molte difficoltà causate dalla pandemia, le attività di Arpa Lombardia non si sono fermate, in particolare quelle di monitoraggio della qualità dell’aria, che sono proseguite senza sosta”, ha sottolineato il presidente di Arpa Stefano Cecchin
L’assessore regionale all’Ambiente
“I dati che presentiamo – ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo – confermano ancora una volta come il traffico non sia né l’unica né la principale causa dell’inquinamento. Infatti, nel 2021, nonostante la riduzione delle restrizioni alla circolazione che erano presenti nel 2020, si è confermato un trend in miglioramento sia per il particolato, sia per i livelli di biossido di azoto, che risultano tra i più bassi di sempre”.
“Regione Lombardia – ha ricordato l’assessore Cattaneo – a marzo aprirà un bando per la sostituzione degli impianti termici a biomassa. Rifinanzieremo con 2 milioni di euro gli incentivi per la sostituzione veicoli inquinanti degli enti pubblici. Sono in apertura i bandi rivolti destinati al settore agricolo e volti alla riduzione delle emissioni di ammoniaca. Stiamo agendo in tutti i settori che producono più emissioni. La lotta all’inquinamento dell’aria è uno dei punti prioritari del nostro impegno e questo pacchetto di incentivi consentirà dunque di proseguire nel nostro lavoro”.
Sopra, il servizio andato in onda ieri sera nel tg di Espansione Tv