La pandemia ha aumentato ansia e aggressività nei bambini piccoli: problemi e turbamenti involontariamente trasmessi dalle mamme.
E’ l’evidenza alla quale è arrivato, al termine di uno studio, l’Istituto Medea dell’Associazione La Nostra Famiglia, una delle realtà di ricerca più importanti d’Italia con quartier generale a Bosisio Parini (Lecco) e una sede recentemente aperta anche a Como.
I ricercatori hanno reclutato sette anni fa un campione di mamme e bambini negli ospedali Valduce di Como, Mandic di Merate e Fatebenefratelli di Erba. Nel complesso, spiegano i ricercatori “i problemi emotivi e comportamentali dei bambini sono aumentati significativamente durante l’isolamento”. E ancora: “Il disagio psicologico delle madri durante il lockdown ha contribuito a esacerbare il malessere dei figli. Al contrario, i bambini le cui madri sperimentavano meno sintomi d’ansia e di depressione durante il lockdown non mostravano un incremento di problemi”.
Secondo gli esperti dell’istituto Medea, quindi è necessario alleviare l’impatto della pandemia sulle mamme. Servono “interventi psicologici tempestivi alle madri in difficoltà per aiutare i loro figli ad affrontare meglio gli effetti della pandemia”. Sedute e terapie che non tutte le famiglie possono permettersi. Perciò, il direttore sanitario dell’istituto Medea Massimo Molteni, auspico “un intervento delle istituzioni per aiutare chi ha bisogno di un sostegno psicologico ma non può permetterselo”.