Corse ridotte e cancellate e carenza di risorse. Sono i problemi principali segnalati nella lettera inviata dai comitati dei pendolari Lombardia, tra cui quello comasco, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Treni cancellati, variazioni di percorso e soltanto da ultimo il Covid che ha tagliato le corse rendendo necessaria la riorganizzazione del servizio.
“Il Trasporto Pubblico Lombardo sta conoscendo uno dei suoi più cupi periodi, ormai non più sostenibile”, scrivono i comitati dei pendolari lombardi. “Anno dopo anno, le corse sono state ridotte, passando dalle 2347 corse giornaliere del 2018, alle attuali meno di 1800 corse. Inoltre le cancellazioni delle corse, nei giorni scorsi, sono arrivate a punte del 25% – e aggiungono – In queste condizioni, è impossibile usare il treno”.
I pendolari chiedono le dimissioni dell’Assessore regionale ai Trasporti “che riteniamo largamente responsabile del disastro, attuando scelte politiche e gestionali inadeguate”.
Intanto resta alto il numero di assenze di macchinisti e capitreno dovute alla situazione pandemica. Fino a domenica 23 gennaio Trenord fa sapere che rimane confermata la rimodulazione parziale del servizio già in atto.