Sì alla proroga del 2G (il green pass svizzero) per alcuni luoghi al chiuso. Sì alla mascherina all’aperto. Ma fa discutere l’obbligo del telelavoro.
In Canton Ticino, la diffusione della variante Omicron continua a preoccupare. Restano sopra quota mille i contagi registrati. Oggi, nel bollettino del Medico cantonale, i positivi sono 1.222 e così il Governo ticinese ha deciso di confermare e prolungare i provvedimenti anti-coronavirus già in vigore. Una decisione-a detta delle autorità “inevitabile”.
Ma il Consiglio di Stato ha sottolineato, nella propria presa di posizione, la necessità di rivalutare i provvedimenti tra un mese(a fine febbraio) anziché a fine marzo come proposto dal consiglio federale lo scorso mercoledì.
2G, mascherine e telelavoro-Il Cantone si è detto favorevole a estendere l’utilizzo della mascherina anche all’aperto nelle situazioni di affollamento e per alleviare la pressione sulle capacità diagnostiche, ha anche deciso di rivalutare le priorità per l’accesso ai test.
2G, mascherine e telelavoro-Il Consiglio di stato ha inoltre condiviso la proposta di ridurre la durata dei certificati di vaccinazione e di guarigione a 270 giorni (9 mesi).
A far discutere invece è l’obbligo del telelavoro. Il Governo ticinese ha infatti voluto sottolineare che lo smartworking dovrebbe essere solo una raccomandazione e ha anche espresso dubbi sulla possibilità di controlli per quanto riguarda le manifestazioni private in strutture non accessibili al pubblico.
QUI il comunicato del Consiglio federale