Edilizia, materie prime introvabili e prezzi alti. Sullo sfondo una pandemia che continua ad avere un impatto molto forte a cui si aggiungono ancora i rischi legati all’energia e alle materie prime.
Edilizia, materie prime introvabili e prezzi alti
“La situazione è complicata anche per il nostro settore pur se in questo determinato momento stiamo vivendo un periodo favorevole le incognite restano molte”. A parlare è il presidente di Ance Como, Francesco Molteni, che denuncia le attuali difficolta del settore dell’edilizia che nel post Covid ha lavoro e possibilità di crescita ma è invece costretto a fare i conti con un serio problema.
Carenza di materie primi e costi alle stelle le principali difficoltà con cui il settore deve fare i conti. Alla questione degli appalti pubblici o privati si sommano quelli legati alle ristrutturazioni del bonus 100%, all’impennata di richieste di lavori ha fatto da contraltare però la carenza di materiali causa Covid e di conseguenza i prezzi lievitati.
“Gli aumenti viaggiano tra il 60% e il 350%, si tratta di somme non sopportabili dalle aziende – aggiunge Molteni – Attualmente questa è la situazione che sta attraversando la provincia di Como a cui si aggiunge anche la difficile reperibilità”. Poi dice senza nascondere qualche timore: “Abbiamo bisogno che gli enti appaltanti adeguino i listini al prezzo del mercato – spiega – Guardando al futuro è difficile immaginare un ridimensionamento dei costi o una loro riduzione. Come credo sia difficile che le materie prime tornino ad essere reperibili come in epoca pre-Covid”.
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