“Il ruolo del Comune di Campione nella casa da gioco è ancora da definire e da chiarire ed è urgente farlo in vista della riapertura”. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil scrivono al prefetto per sollecitare un confronto con l’amministrazione comunale dell’enclave.
La richiesta al prefetto
“Nonostante le continue richieste di incontro non abbiamo avuto risposta dal Comune – scrivono nella lettera al prefetto Andrea Polichetti – Si ritiene opportuno comprendere quale ruolo l’ente intenda svolgere in merito alla gestione delle attività di controllo da effettuarsi all’interno della casa da gioco. In passato c’era un apposito nucleo di dipendenti comunali, a garanzia della legalità e della trasparenza”.
“Non ci è stata neppure comunicata la progressiva implementazione della pianta organica del Comune di Campione d’Italia, grazie al distacco da altri comuni della provincia”, aggiungono i rappresentanti sindacali, che chiedono poi un confronto urgente al prefetto “in modo da rendere successivamente di nuovo possibile l’apertura di un dialogo con l’amministrazione comunale”.
La sentenza
I rappresentanti sindacali registrano intanto un altro risultato per i dipendenti del Comune. Il tribunale di Como, con una sentenza del giudice Giovanni Luca Ortore, ha accolto la causa di lavoro presentata da alcuni dei circa 80 lavoratori dichiarati in esubero dal municipio dell’enclave. “Il Tribunale riconosce ai dipendenti in disponibilità l’assegno che riconosceva ai dipendenti – spiega Vincenzo Falanga, segretario della Uil – Per chi ha presentato il ricorso ora il riconoscimento sarà retroattivo. E’ una sentenza che di fatto riconosce le istanze che avevamo fatto più volte al commissario nella logica della continuità del rapporto di lavoro”.