Un “disastro annunciato”, che rischia di mettere a rischio “un intero sistema economico”. Coldiretti Como e Lecco si dice fortemente preoccupata per la diffusione della peste suina, ormai arrivata alle porte della Lombardia. A intervenire sul tema è il presidente Fortunato Trezzi, dopo l’accertamento del primo caso di peste suina africana in Piemonte, che segue quelli già tracciati in Germania e nell’Est Europa.
Trezzi parla di “disastro annunciato” perché veicolo di contagio sono anche i cinghiali, sui quali Coldiretti lamenta la mancanza di una politica di controllo. È altamente pericolosa e, spesso, letale per i suini, anche se non è trasmissibile agli esseri umani.
“Siamo fortemente preoccupati – afferma Trezzi –. Gli interventi immediati e urgenti, così come i controlli a tappeto sui cinghiali abbattuti, che da tempo chiediamo, devono ora sicuramente essere fatti. Ma non bastano, di fronte ad uno spettro così grave e rischioso: le azioni palliative che non hanno centrato affatto l’obiettivo di ridurre la presenza dei cinghiali in un comprensorio – quello lariano – che è quello maggiormente investito dal problema a livello lombardo. Ora, il rischio di ritrovarci con i cinghiali contagiati dalla peste suina che girano indisturbati per i nostri paesi e città è tutt’altro che improbabile”.