Allarme degli psicologi. Mentre si profila uno scontro tra il Governo e la regione Campania – il governatore De Luca ha rinviato l’apertura di elementari e medie – gli psicologi invitano a considerare molto attentamente l’ipotesi di tornare in didattica a distanza (Dad).
Ipotesi, al momento, esclusa in Lombardia, nonostante non manchino gli appelli in questo senso. Chi propone lo slittamento della campanella reputa troppo pericoloso, in termini di contagi, riaprire lunedì le aule.
Sotto il profilo pedagogico, il ritorno in didattica a distanza sarebbe da evitare: da qui l’allarme degli psicologi. “Rispetto le differenti posizioni di chi auspica un ritorno alla DAD – spiega David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi – Tuttavia sottolineo le esigenze anche di natura psicologica degli studenti. I ragazzi hanno necessità di vivere la scuola in presenza, a contatto con docenti e compagni. Lo stravolgimento della quotidianità e la mancata frequentazione dell’ambiente scolastico creano un disagio sempre più diffuso”.
Lo stesso Lazzari negli scorsi mesi aveva presentato i dati di una ricerca sulla Dad in Senato, alla Commissione igiene e sanità. Nell’occasione il presidente nazionale aveva spiegato che i disturbi psicologici tra gli studenti erano aumentati del 24%.