L’attuale assetto della sanità territoriale – Varese e buona parte di Como racchiuse nell’Ats Insubria – è migliorabile. Un punto sul quale forze politiche anche differenti sembrano essere concordi. Lo stesso Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale lombardo, si era detto favorevole a una Ats comasca.
A tornare sul tema è un consigliere regionale di opposizione, il comasco del Pd Angelo Orsenigo, che parte dal caos tamponi a Camerlata. “Tutte le mattine siamo in coda per i tamponi, in coda per i vaccini, non possiamo chiamare gli operatori preposti perché i numeri di prenotazione sono saltati. Ma Ats Insubria scarica il barile su tutto il territorio, da Asst fino addirittura ai sindaci. Evidentemente Ats Insubria non ama il nostro territorio, non lo apprezza”, attaccail consigliere Pd. “E intanto Regione Lombardia sta cercando ancora strutture interessante all’attivazione temporanea di posti tecnici di cure sub-acute a favore di pazienti Covid positivi. A Como non sarebbe meglio riattivare i così tanti agognati posti nella cittadella di via Napoleona?”, si chiede Orsenigo. “Ancora una volta non ci siamo – conclude il consigliere dem – Ats Insubria, quando si occupa di Como, sembra sempre non sappia di cosa stia parlando. Per questo, oggi più che mai, è urgente attivare un Ats Lariana”.