Da oggi, in Italia, è disponibile la pillola antivirale contro il Covid ma non è possibile utilizzarla. I medici non hanno infatti ancora ricevuto indicazioni sulla somministrazione del farmaco. Lo sottolinea il presidente dell’Ordine dei medici di Como, Gianluigi Spata che sottolinea la necessità di chiarimenti per poter iniziare-quanto prima- le cure dei pazienti.
“Non sostituirà il vaccino” puntualizza poi Spata, “ma ridurrà il rischio di ospedalizzazione”. Il farmaco dunque- la pillola Merck– è il primo specifico per il Sars-Cov-2 e nel nostro paese ha ricevuto il via libera della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Ad oggi però, nonostante l’antivirale sia già stato distribuito alle regioni, ciò che ancora non è chiaro- a detta di medici e farmacisti – è come avverrà la somministrazione ai pazienti. “Sarà presumibilmente il medico di medicina generale a prescrivere il farmaco alla persona ritenuta a rischio, e saranno le farmacie ospedaliere (e solo quelle) a ricevere le forniture” spiega Spata. Sebbene non siano ancora state diffuse indicazioni certe e definitive, anche il presidente dell’Ordine dei farmacisti Giuseppe de Filippis ipotizza uno scenario simile.
Pillola antivirale contro il Covid. Le indicazioni dell’Aifa
Sulle modalità d’utilizzo l’Aifa ha specificato che la pillola antivitale orale sarà indicata entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Il trattamento, che consiste nell’assunzione di 4 compresse due volte al giorno, durerà 5 giorni. Tempistiche che – secondo Spata- per essere rispettate implicheranno anche la velocizzazione del tracciamento dei positivi e del sistema tamponi. Dai medici quindi, in attesa di chiarimenti sulla somministrazione dell’antivirale, arriva la precisazione. “La pillola antivirale contro il Covid – ribadisce Spata- non previene il virus”. Secondo il presidente dell’ordine dei medici di Como, fino ad ora “gli alleati contro il contagio e l’insorgere dei rischi per la salute sono stati i vaccini“. E continueranno ad esserlo.