Addio a Mario Macalli. All’età di 84 anni è scomparso l’ex presidente della serie C. Calcio in lutto per la morte del dirigente che ha guidato la terza categoria nazionale dal 1997 al 2015, per 18 anni. Proprio su una proposta di Mario Macalli fu creata quella che attualmente si chiama Lega italiana calcio professionistico, la cosiddetta “Lega Pro”. Nato a Milano il 19 marzo del 1937 Macalli è stato anche vice presidente della FIGC dal 2009 al 2012.
Francesco Ghirelli, attuale presidente della Lega Pro, ha così espresso il suo cordoglio; “La scomparsa di Mario Macalli mi addolora. Si è impegnato a lungo nel seguire i valori della serie C. Con lui ho lavorato in diverse stagioni. Oggi lo piangiamo con dolore e siamo vicini alla sua famiglia. Tutti i club di Lega Pro hanno le bandiere a lutto”. QUI il sito della Lega Pro.
Addio a Macalli, gli incroci con Como e Canzese
Proprio negli anni in cui è stato numero uno della serie C, Macalli ha incrociato le sorti delle squadre lariane, Como e – non va dimenticato – Canzese. Il suo richiamo al rispetto delle regole e all’attenzione ai bilanci, in fasi in cui il Como ha avuto molte problematiche societarie (non va dimenticato il fallimento del 2004) lo ha spesso messo nel mirino dei tifosi e anche degli stessi dirigenti- Tra questi anche Enrico Preziosi, all’epoca alla guida degli azzurri.
In quel periodo le polemiche non sono mancate, anche quando la Lega Pro nel 2005 non accettò l’iscrizione della Canzese in C, neopromossa dalla D. La squadra del Triangolo Lariano aveva uno stadio piccolo, il San Miro. L’allora sindaco di Como Stefano Bruni aveva messo a disposizione lo stadio Sinigaglia, ma la Lega Pro non volle fare alcuna deroga e non consentì lo spostamento.
Severo anche con il Pergocrema
Severo con tutti e anche con la squadra della sua città, di cui è stato dirigente, il Pergocrema. Nel giorno dell’addio a Macalli, va ricordata l’inflessibilità con cui intervenne con il direttivo del club gialloblù dopo una segnalazione della stampa di Como. Era il febbraio del 2010, in una fase in cui c’era forte attenzione rispetto alla sicurezza negli stadi; spesso il Sinigaglia finiva nel mirino. E in occasione di Pergocrema-Como i giornalisti lariani segnalarono a Macalli si trovavano alla portata di tutti nella zona dei bagni materiali e rifiuti edili. Oggetti in teoria avrebbero potuto essere utilizzati da tifosi violenti in momenti di tensione. Macalli si fece mandare le immagini e ne fece buon uso per chiedere al Pergocrema di sanare la situazione. A risultato ottenuto il presidente ricontattò chi gli aveva fatto la segnalazione per ringraziarlo e far sapere che il materiale era stato spostato.