Operai e tecnici lavorano in modo febbrile, i colloqui per l’assunzione dei dipendenti si stanno completando e intanto sono già stati avviati i corsi di aggiornamento per il personale, l’ingresso è allestito e pronto a riaccogliere i clienti. Quasi 400 slot machine di ultima generazione illuminano le sale, dall’area vip agli spazi più ampi, con decine di macchinette separate da divisori anti contagio.
Una data ufficiale non c’è, ma a distanza di 40 mesi dal “rien ne va plus” che nel luglio del 2018 ha chiuso da un giorno con l’altro il Casinò di Campione d’Italia, la casa da gioco sembra davvero pronta a ripartire. Nella gigantesca struttura ideata dall’architetto Mario Botta l’atmosfera è quella che precede un grande evento. Le incognite, per la situazione sanitaria ma anche per quella economica e per la procedura aperta in Tribunale inevitabilmente incidono sul futuro del Casinò. Tutte le energie però sono ormai concentrate sulla riapertura entro la fine dell’anno.
Il personale
Per la ripartenza, i dipendenti saranno 174. Numeri ben lontani dai quelli precedenti la chiusura, quando quasi 500 persone ruotavano attorno al Casinò. Ma si tratta pur sempre di un segnale positivo e anche i rappresentanti sindacali lo hanno attestato sottoscrivendo un contratto collettivo aziendale di lavoro. Numerosi servizi, dalla ristorazione alla pulizia passando dall’organizzazione di eventi, saranno poi affidati a società esterne.
Le tecnologie
Il Casinò della ripartenza sarà all’insegna della tecnologia. Dall’ingresso, con la possibilità di registrarsi ed essere riconosciuti in tutta la struttura con un’impronta digitale, alle slot machine, la casa da gioco è stata attrezzata con apparecchi di ultima generazione. Il croupier, virtuale, è pronto a lanciare la pallina e dichiarare la riapertura di puntate e scommesse.