“Devo dire che siamo abbondantemente sotto le nostre attese. Purtroppo in questi giorni il telefono squilla molto per le disdette e non per le prenotazioni”. A dirlo è un ristoratore. Uno dei tanti. In questo periodo infatti, c’è chi sceglie di non partire. E chi di non andare al ristorante. La variante Omicron preoccupa e così a Natale molti italiani hanno deciso di rimanere a casa.
“Io mi auguro che il periodo negativo con il passare delle feste poi possa terminare anche perché seppur la storia è stata breve ci insegna che con l’arrivo della primavera le situazioni vanno migliorando” continua il gestore del locale. Sembra un paradosso eppure per molti ristoratori- una delle categorie più colpite da questo ennesimo momento di incertezze e preoccupazioni- è la realtà. L’arrivo delle feste non ha portato neanche quest’anno l’auspicato aumento delle presenze, ma l’opposto.
“La situazione stava andando benissimo, e poi con l’arrivo di questa nuova variante sono tornate le preoccupazioni e quindi hanno iniziato ad arrivare le disdette. Adesso stiamo già parlando di un buon 20-30% di disdette quindi speriamo che non disdicano tutti altrimenti ci rimane l’amaro in bocca” spiega un altro ristoratore di Como.
Mancano 5 giorni a Natale ma la situazione potrebbe cambiare ancora. E non solo per i ristoratori. Il 23 di dicembre il Governo ha convocato una riunione per discutere le possibili misure da potenziare in vista delle feste. Tra le proposte, ridurre ancora la validità del green pass (per somministrare più terze dosi) e poi l’obbligo di tampone ai vaccinati per partecipare a feste ed eventi. Intanto molti cittadini, per precauzione, hanno già optato per delle celebrazioni in misura ridotta.