Per un anno la fotografa Bettina Musatti-da tempo impegnata con la VAB-antincendio boschivo e la Protezione Civile- ha accompagnato alcuni assistiti fragili della Croce Azzurra nei tragitti quotidiani da e per i centri diurni. Musatti è entrata in punta di piedi nella loro vita, talvolta anche dentro le mura delle loro case. Ed è così che ha immortalato con la macchina fotografica la quotidianità dei suoi assisiti in una serie di immagini che sono poi diventate una mostra. “Un modo per arrivare ai cittadini e per avvicinarli ad una realtà che non tutti conoscono ma che merita di essere raccontata” si legge nel comunicato stampa di presentazione.
Oggi pomeriggio l’inaugurazione della mostra fotografica allestita a Rovellasca, nel cuore del parco Burghé. Nello stesso luogo troveranno spazio anche piccoli scritti che descrivono a parole l’importanza dello stare vicino e sostenere i pazienti nel loro percorso verso una possibile autonomia.
I protagonisti di questo viaggio tra le diverse quotidianità sono Anna, Francesca, Paolo, Daniele e sono proprio loro a ricordare: “Se mi guardi esistono“.
“Era novembre dell’anno scorso, periodo ancora covid quando ho iniziato ad uscire con loro” spiega la fotografa Musatti, “sono fotografie che durante un anno e che ho scattato in bianco e nero”.
L’intento della mostra, oltre a quello di far conoscere una realtà spesso sconosciuta, è anche quello di rendere l’evento itinerante, in un’ottica di sensibilizzazione sul tema “fragilità e volontariato”.