Stretta sui confini, per i residenti nella fascia di confine tra Italia e Svizzera che si siano sottoposti alla vaccinazione resta la possibilità di spostarsi da un Paese all’altro senza bisogno di effettuare il tampone. Il test è invece richiesto a chi non ha aderito alla campagna di prevenzione del Covid.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che prevede norme più restrittive in ingresso in Italia per chiunque arrivi dall’estero, compresi i cittadini italiani che rientrano da un viaggio in un altro Paese, anche europeo. In questi casi, ai vaccinati è richiesto un tampone molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti o un test antigenico nelle 24 ore precedenti. E’ richiesta poi la compilazione del passenger locator form. In caso di persone non vaccinate, oltre al tampone diventa obbligatorio l’isolamento fiduciario per cinque giorni, al termine dei quali deve essere effettuato un secondo test.
I frontalieri che si spostano per motivi di lavoro tra Italia e Svizzera possono continuare a farlo liberamente per raggiungere il luogo in cui prestano servizio.
La nuova ordinanza non cancella neppure le deroghe già previste dalle regole sui viaggi all’estero in vigore fino a oggi, che prevedono la possibilità di spostarsi liberamente tra Italia e Confederazione Elvetica anche per i residenti nella fascia di confine. Nel dettaglio, non è richiesto il tampone “a chiunque rientra nel territorio nazionale a seguito di permanenza di durata non superiore a 48 ore in località estere situate a distanza non superiore a 60 chilometri dal luogo di residenza, domicilio o abitazione, purché lo spostamento avvenga con mezzo privato”.
I residenti nella fascia di confine, se in possesso del green pass rafforzato e quindi vaccinati, possono spostarsi fino a 60 chilometri da casa oltreconfine senza necessità di effettuare il tampone.