Atteso da 20 anni, per i primi giorni di marzo è previsto il passaggio in giunta poi approderà in Consiglio comunale. L’approvazione dovrebbe arrivare entro la fine del mandato dell’amministrazione Landriscina. Il piano del traffico di Como – presentato oggi – pone le basi per la città del futuro. Tra i tanti temi affrontati dal documento c’è l’annosa questione del girone a senso unico che però non viene toccato e resta come è.
Gli obiettivi del documento
Gli obiettivi del piano: ridurre il traffico urbano grazie a nuove infrastrutture, al potenziamento dei mezzi pubblici e a parcheggi di interscambio. Un libro dei sogni che solo il tempo e le prossime amministrazioni diranno se potrà trasformarsi in realtà.
Sul fronte della sosta si andrà verso una uniformazione dei costi con quattro zone tariffarie a partire dal centro fino alle periferie. Per quanto riguarda la viabilità sono previsti interventi di breve e di medio lungo termine. Alcuni in corso di realizzazione (come la rotonda di San Rocco o di via Borgovico-Bellinzona) e altri più impegnativi si realizzeranno più avanti (e interesseranno ad esempio lo snodo di Lazzago senza trascurare le aree in cerca di riqualificazione come la Zona Stadio o l’ex Ticosa).
“Como aveva bisogno di questo piano, l’obiettivo resta quello di ridurre il traffico urbano e gli interventi futuri dovranno essere realizzati con questo scopo” ha detto Pierangelo Gervasoni, assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici del Comune di Como.
Il documento punta anche ad un cambiamento di abitudini da parte degli utenti che richiederà tempo e servizi più efficienti