La Guardia di Finanza di Milano ha eseguito il sequestro preventivo di oltre 600mila euro nei confronti di numerosi sindacati lombardi, tra i quali la Femca Cisl dei Laghi, la sigla delle aziende chimiche di Varese e Como. L’ipotesi di reato – al momento sono ancora in corso le indagini, coordinate dal pm Paolo Storari – è una possibile truffa ai danni dell’Inps attraverso la fruizione indebita dell’aspettativa sindacale non retribuita.
Secondo l’articolo 31 dello Statuto dei Lavoratori, il dipendente eletto per ricoprire una carica sindacale ha diritto all’aspettativa non retribuita. Percepisce il solo stipendio dal sindacato (e non più dal datore di lavoro originario), beneficiando della contribuzione figurativa. In altre parole, il lavoratore vede riconosciuti dall’Inps i contributi maturati, senza però che che né il datore di lavoro né il sindacato abbiano effettuato versamenti. L’ipotesi degli inquirenti è che numerosi sindacalisti, pur lavorando in via esclusiva al sindacato, siano stati formalmente assunti da società compiacenti senza avervi mai lavorato, solamente per consentire ai sindacati lo sgravio contributivo.
I sequestri preventivi, oltre che la Femca Cisl dei Laghi di Como e Varese, hanno toccato Cisl Milano Metropoli, Filca Cisl Milano Metropoli, Fim-Cisl Milano Metropoli, Fim Territorio dei Laghi, Unione sindacale territoriale Cisl Bergamo, Femca Cisl Lombardia, Felsa Cisl Lombardia, Fisascat Cisl, Femca Cisl Milano Metropoli e Femca Cisl Monza Brianza Lecco.
Il segretario generale della Cisl dei Laghi, Daniele Magon, riprende le dichiarazioni del segretario nazionale Luigi Sbarra: “Prendiamo atto dell’esistenza di una indagine che riguarda fatti risalenti nel tempo ed a noi sconosciuti. Attendiamo l’esito degli accertamenti con piena fiducia del lavoro della magistratura e al contempo grande rispetto per la presunzione di innocenza garantita dalla Costituzione”.