Nuova udienza oggi del processo ai tredici skinhead accusati dell’irruzione alla riunione di Como senza frontiere, il 28 novembre del 2017. Un gruppo di esponenti del Veneto Fronte Skinheads, aveva costretto i volontari ad ascoltare la lettura di un comunicato contro le attività di assistenza dei migranti. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Simona De Salvo, è sfociata nelle accuse di violenza privata aggravata in concorso ai 13 partecipanti al blitz identificati. Il giudice ha accolto oggi la domanda di costituzione di parte civile anche delle associazioni Anpi e Arci, oltre a quelle già accettate di 12 dei presenti all’irruzione. Accolta anche la richiesta di processo con rito abbreviato condizionato all’audizione di un consulente per l’analisi del video dell’irruzione, presentata dagli indagati.
“L’ammissione anche di due associazioni tra le parti civili è un’ottima notizia”, commenta l’avvocato Gianluca Giovinazzo, che assiste le parti civili.
Prossima udienza il 2 febbraio, quando potrebbe arrivare anche la sentenza.