Più si avvicinano le feste, più si annullano gli eventi. Da Nord a Sud del Paese saltano mercatini di Natale, concerti e feste di Capodanno in piazza. Il governo inoltre valuta l’obbligo di mascherina all’aperto in tutta Italia per le feste di Natale.
“Non nascondiamo una certa preoccupazione, invito tutti i sindaci a mantenere alto il livello di guardia”, è il monito che arriva dal prefetto di Como, Andrea Polichetti. “Alcune limitazioni possono essere già adottate, specialmente nei luoghi dove più facilmente si possono formare gli assembramenti, come le piazze del centro storico cittadino in coincidenza della manifestazione natalizia”.
Un avvertimento dunque a cui l’amministrazione cittadina sta cercando di dare seguito. Le immagini degli scorsi weekend, del resto, parlano da sole. Folla nelle piazze principali per le illuminazioni e code di auto che si dirigono in centro. Scene che rischiano di peggiorare durante il prossimo fine settimana (l’ultimo per lo shopping natalizio) e durante le feste.
“Stiamo valutando l’ipotesi di estendere l’ordinanza sull’obbligo della mascherina all’aperto non soltanto nei giorni festivi ma anche durante le altre giornate della settimana – spiega il primo cittadino di Como, Mario Landriscina – Inoltre stiamo pensando di estendere lo stesso provvedimento anche nelle aree fuori dalla città murata e quindi dal centro storico”. Poi il sindaco conclude: “Un aspetto importante riguarda anche l’osservanza delle disposizioni messe in campo, per questo motivo stiamo valutando anche come distribuire e eventualmente aumentare i controlli sul territorio. Confido nel buonsenso delle persone”.
Intanto diversi comuni del lago e della provincia in cui le misure più stringenti sono scattate. L’aumento dei contagi e la variante Omicron spaventano e molte città italiane – come titolano i quotidiani nazionali – hanno iniziato ad annullare eventi e iniziative. Mentre nel capoluogo lariano anche l’ultimo weekend è passato tra la folla nelle strade e piazze cittadine.
Nei mesi scorsi sono state diverse le voci politiche che hanno chiesto al sindaco di Como la revoca dell’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione. Alla vigilia dell’inaugurazione l’amministrazione aveva parlato di eventuali correttivi da adottare nelle settimane successive, come misure stringenti per la tutela e sicurezza di tutti. Si attende di capire se e quali ulteriori decisioni verranno prese già in vista del prossimo weekend perché il paventato obbligo di mascherine altro non sarebbe se non quanto già al vaglio del governo.