Molti medici prossimi al pensionamento. Pochi specializzandi. Questo -in sintesi- è il commento del presidente dell’Ordine dei medici di Como e Lombardia Gian Luigi Spata sulla situazione del sistema sanitario comasco, le cui performance sono state valutate e inserite nella classifica del Sole24Ore sulla qualità della vita nel 2021.
Nella classifica, la provincia si posiziona al 99esimo posto per presenza di medici specialisti (ogni 10mila abitanti) mentre per quelli di medicina generale è al 96esimo (su 107). Dati in controtendenza rispetto ad altre voci, ben più positive, sulla qualità della vita a Como. Ma anche numeri noti a chi lavora nel settore sanitario.
Parla infatti di “professione da anni in sofferenza” il presidente Spata. Secondo il dottore, per quanto riguarda il dato negativo sugli specialisti, la causa è da rintracciare alla radice e quindi nel sistema universitario. Le borse di studio per la specialistica ospedaliera, secondo Spata, sono insufficienti a finanziare tutti gli studenti che rimangono spesso bloccati nel limbo post laurea in attesa di nuovi corsi di formazione.
“Per far fronte a questo problema, il Governo, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza ha sbloccato fondi per 4.200 nuovi contratti di specializzazione” ha precisato il presidente Spata. Risorse volte a tamponare i problemi del sistema ma che difficilmente li potranno risolvere.
Per quanto riguarda la medicina del territorio invece, ha puntualizzato Spata, non sono stati programmati piani di incremento e le borse oltre ad essere poche sarebbero anche molto meno remunerative.
Il dato sull’emigrazione ospedaliera invece, (e quindi sulla percentuale di residenti che si sono recati altrove per le cure) vede la provincia di Como al quarto posto. Sempre secondo Spata questo numero sarebbe un dato che non sorprende: “Le strutture non ci mancano” precisa “abbiamo sul territorio realtà sono valide e all’avanguardia”.