I presupposti per l’ennesimo sabato all’insegna del caos c’erano tutti: il bel tempo, la corsa ai regali e poi gli eventi natalizia nel centro della città. E così è stato. Difficile arrivare in città. Parcheggi pieni, strade bloccate. E poi via Milano chiusa -come già accaduto nelle giornate di grande affluenza- sebbene momentaneamente a metà pomeriggio per decongestionare le code. A questi fattori si è aggiunta anche la manifestazione dei no green pass in partenza da Piazza Vittoria. Un altro pomeriggio di passione per chi si mette in macchina ma anche per chi vive all’interno delle mura di Como e che fatica anche solo a uscire di casa.
Gli eventi di Natale sono iniziati tre sabati fa e nemmeno l’aggravarsi dell’ondata pandemica e l’aumento dei contagi sembra frenare la folla. Una condizione di caos a cui non ci si deve abituare visto che il periodo è tutt’altro che normale.
Tante macchine e quindi tante persone tra le vie del centro. Le mascherine in questi casi dovrebbero essere tenute sul volto ma molti decidono di indossarle abbassate. O ne le usano proprio.
La Polizia Locale è stata chiara e anche sulla pagina Facebook ricorda ai cittadini le regole da rispettare. Per evitare l’aumento dei casi Covid ma anche per non incappare in multe salate. “Nei giorni festivi e prefestivi i dispositivi di protezione facciale sono obbligatori all’interno della città murata quando non è possibile mantenere la distanza interpersonale di un metro”. Un gesto di responsabilità insomma, e di senso civico troppo spesso non messo in pratica. I controlli ci sono ma non possono essere ovunque e il rapporto tra forze dell’ordine, volontari e visitatori non regge.
Alla vigilia dell’inaugurazione degli eventi natalizi si era parlato di eventuali correttivi da mettere in atto nelle settimane successive, e viste le immagini, viene da chiedersi se non sia arrivato il momento di valutare un cambio di passo, con misure più stringenti, magari scomode ma utili a tutela e sicurezza di tutti.