Non è ancora stata sequenziata nel territorio dell’Ats Insubria e quindi nelle province di Como e Varese, ma a poca distanza, in Canton Ticino è stato accertato il primo caso di variante Omicron. Lo ha comunicato il dipartimento della Sanità e della Socialità con una nota ufficiale nella quale viene precisato che la conferma è arrivata dopo le specifiche analisi svolte su un caso sospetto.
“In Svizzera l’Ufficio federale della salute pubblica ha già comunicato di aver ricevuto notifica di alcuni casi, con un tasso di circa il 4% dei test positivi a livello nazionale” si legge nel comunicato – Le autorità hanno dal canto loro provveduto a prendere provvedimenti specifici per chi entra in Svizzera dall’estero”.
Dopo aver avuto notizia a fine novembre della diffusione di questa variante del virus, l’Ufficio del medico cantonale ha provveduto quindi a informare gli operatori sanitari, istituendo una procedura specifica per identificare i possibili casi sospetti fra i positivi Covid-19. Tre i criteri guida per individuare un sospetto.
· un soggiorno in un Paese con trasmissione comunitaria di Omicron,
· un contatto stretto con un caso accertato di variante,
· indizi microbiologici in fase di analisi di laboratorio.
L’Ufficio del medico cantonale rende noto, infine, che il paziente era già stato posto in isolamento e si è subito provveduto a tracciare e sottoporre al test anche i suoi contatti stretti.
Come detto sui territori di riferimento dell’Ats Insubria la variante non è ancora stata sequenziata, il caso in Ticino però avvicina la nuova variante del virus. Al momento in Italia i casi accertati si riferiscono a regioni in Campania, Sardegna, Trentino e Veneto.