Diminuiscono le classi in quarantena così come gli alunni e il personale scolastico lontano dalle aule. Nell’ultimo report diffuso dall’Ats Insubria, che riguarda la settimana tra il 29 novembre e il 5 dicembre, i numeri sono in calo. Rispetto al bollettino precedente le classi in quarantena passano da 43 a 37 ed è sceso da 589 a 461 il totale che comprende studenti, docenti e altri operatori isolati. Il maggior numero di ragazzi costretti a stare a casa frequenta le scuole medie.
È la stessa Ats a chiarire ulteriormente le procedure in riferimento alle attività di isolamento dei casi Covid e di quarantena in seguito anche alla segnalazione di alcune criticità. Le recenti indicazioni ministeriali hanno confermato il protocollo di controllo sui contatti scolastici di casi positivi con attività di sorveglianza attraverso testing su alunni potenzialmente esposti al contagio. Ats ha implementato il sistema di gestione delle segnalazioni effettuate dal referente Covid della scuola per la presa in carico tempestiva delle differenti situazioni che richiedono avvio della sorveglianza o l’immediata quarantena del gruppo classe. C’è un’apposita equipe di operatori dedicati alle scuole e alla successiva attività di tracciamento a cura di medici, infermieri, assistenti sanitari, tecnici della prevenzione. Impegnati esclusivamente su questa forma di tracciamento. Contemporaneamente d’intesa con le Asst il sistema di testing è stato potenziato rendendo disponibile ai genitori un apposito format di autoprenotazione per via informatica per accelerare le operazioni di controllo attraverso l’esecuzione dei tamponi di sorveglianza sui ragazzi. L’approccio messo in campo ha l’obiettivo di intercettare e controllare i casi, circoscrivere velocemente i focolai e allo stesso tempo consentire la frequenza – in condizioni di sicurezza – ai soggetti in sorveglianza attiva.
L’Agenzia di Tutela della Salute spiega, inoltre, che è in corso il reclutamento di soggetti privati accreditati che potrebbero ulteriormente ampliare l’offerta di tamponi rivolta al mondo della scuola specificando di essere ancora in attesa anche dell’intervento di supporto da parte della struttura commissariale, come indicato dal Ministero della Salute. Era stato, infatti annunciato, l’arrivo dell’esercito per svolgere i tamponi sia nelle scuole sia a domicilio.