“Non ci sono soluzioni. L’ho detto e torno a ripeterlo: quando in città si svolgono manifestazioni, come la Città dei Balocchi, non ci sono rimedi al traffico”. Così l’assessore ai Lavori Pubblici di Como Pierangelo Gervasoni alza le mani sul traffico che da giorni tiene in ostaggio il capoluogo lariano.
Tra lo shopping e gli eventi legati al Natale la città è messa a dura prova dal numero di auto in arrivo. Ieri è andato in scena soltanto l’ultimo capitolo di una serie già vista e a cui i comaschi oramai sono abituati: una serata da incubo per il traffico comasco che, ieri, si è nuovamente bloccato.
Il ponte di Sant’Ambrogio ha aggiunto turisti e il risultato è stata la città paralizzata, soprattutto in serata.
Non bisogna andare poi molto indietro per trovare un’altra – l’ennesima – giornata di caos sul fronte viabilistico. Domenica scorsa una serie di eventi ha nuovamente intasato Como: l’assalto al centro per il Natale, il deflusso dei tifosi dopo Como-Pisa e un passaggio a livello bloccato.
Una situazione per molti cittadini non più sostenibile ma il rimedio ancora non è stato trovato.
“Purtroppo dai dati che abbiamo è aumentano notevolmente il traffico privato – spiega ancora Gervasoni – Manca una soluzione per scongiurare le lunghe code e gli ingorghi in città. In parte questo è dovuto anche alla morfologia del territorio. Como si trova in una convalle e non ci sono molte alternative viabilistiche – e aggiunge – La sera le persone vengono in città per vedere le luminarie e il traffico si crea intorno alle 17:30. Purtroppo dobbiamo prendere atto della situazione. Al momento l’unica possibilità è monitorare costantemente la situazione come stiamo facendo assieme alle forze della polizia locale che sono distribuite nei punti strategici della città”.