Speronata ripetutamente mentre, con la sua auto, cercava di allontanarsi dalla casa del fidanzato, che voleva invece impedirle di andare via. Dopo l’ennesimo episodio di violenza e vessazione, una comasca di 24 anni ha finalmente trovato la forza di rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare il compagno, un comasco di 28 anni. L’indagine dei carabinieri è sfociata nelle scorse in un provvedimento di divieto di avvicinamento alla giovane firmato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Como Carlo Cecchetti, eseguito nelle scorse ore.
La ragazza, in base a quanto ricostruito, da tempo subiva le vessazioni del fidanzato. Insulti, minacce, scenate estreme di gelosia, controllo ossessivo del telefono. Comportamenti che sono diventati con il passare del tempo più violenti. In più occasioni, il ragazzo le avrebbe impedito di lasciare la sua abitazione, minacciandola poi di compiere gesti estremi se lei lo avesse lasciato. Nell’agosto scorso, il 28enne l’avrebbe anche abbandonata in una zona boschiva, da sola, durante la notte.
L’ultimo episodio di violenza il 22 novembre scorso, quando la giovane, che era a casa del fidanzato, è uscita per impegni di studio. Il giovane, che non voleva che si allontanasse, l’ha raggiunta in cortile, è salito in auto e ha speronato ripetutamente la macchina della ragazza prima di avvicinarsi alla vettura e colpirla con calci e pugni, spaccando un vetro e portandole via il computer.
La giovane, terrorizzata, dopo essersi rifugiata da una vicina di casa del ragazzo ha chiesto aiuto contattando le forze dell’ordine. La ragazza ha poi anche avuto bisogno di cure mediche per i traumi subiti.
Accusato di stalking e di lesioni personali pluriaggravate, al giovane è stato notificato il divieto di avvicinarsi alla ragazza e di contattarla in qualsiasi modo.