Un negozio, un bar e un locale di cibo d’asporto. Tre colpi in rapida successione, messi a segno in centro Como la notte del 18 settembre scorso da due ladri che, probabilmente convinti di restare impuniti, non si erano preoccupati neppure delle telecamere di sorveglianza e avevano agito con il viso solo in parte coperto dalla mascherina.
Partendo proprio da quelle immagini, utilizzando il sistema di riconoscimento facciale, gli agenti della squadra mobile della questura di Como hanno avviato un’indagine sfociata in un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due cittadini georgiani di 42 e 38 anni, entrambi residenti a Mantova. Ai due vengono contestati i furti nel capoluogo lariano ma anche colpi analoghi messi a segno nei giorni successivi tra Novara, la provincia di Torino, Vicenza, Ferrara e Varese.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Como, che hanno però arrestato e portato in carcere solo uno dei due presunti ladri. L’altro, irregolare, risulta irreperibile ed è dunque ricercato. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, i due ladri avevano forzato, senza troppa difficoltà, le porte di un negozio, di un bar e di un locale di cibo da asporto nel pieno centro di Como, portando via l’incasso e una cassaforte. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli agenti sono riusciti a ricavare alcuni frammenti dei volti dei due malviventi e, tramite il Sari, il dispositivo di riconoscimento facciale in uso alla polizia di Stato, hanno avviato un’indagine che li ha portati ai due sospettati.
La successiva analisi dei tabulati telefonici dei presunti ladri ha permesso di accertare la loro presenza a Como al momento dei furti in via Luini e, nei giorni successivi, in altre zone del Nord Italia dove erano stati messi a segno colpi analoghi. I risultati dell’indagine sono sfociati nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due georgiani.